sabato 31 agosto 2013

Giubilo

Giubilo

giùbilo (ant. o pop. giùbbilo) s. m. [lat. tardo iubĭlum]. – Sentimento d’intima e intensa gioia, per lo più causato da qualche piacevole avvenimento e manifestato nelle parole e negli atti: essere in g.; apprendere con g. una notizia; accogliere con g.; segni, dimostrazioni, manifestazioni, canti, grida di giubilo.
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Dunque è chiaro cosa significhi questa parola, ma non è chiaro da dove spunti la mia riflessione.
Spunta dall'aver sentito urlare un padre e, di conseguenza, anche il figlio, per aver visto un omino in televisione aver ficcato una palla dentro alla rete delimitata da dei pali. Le loro erano urla di giubilo.
E ripenso a quando ci sono europei e mondiali di calcio, dove tutta la nazione si riunisce intorno a dei teleschermi e urla di gioia ad ogni gol segnato dall'Italia. Si vede la gente piangere. Piangere.

C'è invece una razza in via di estinzione che urla ancora di giubilo e piange perché ha visto nascere un bambino, perché ha visto una persona guarire, perché è riuscita a trovare lavoro o ad andare in pensione, perché vede lo stupore sul volto di un bambino che ha appena scoperto qualcosa di nuovo. Esiste, per fortuna, ma è in via di estinzione.
Io mi ritengo una sentimentale. Il brutto è che questo mi fa piangere quando vedo dei film che mi fanno emozionare, ma il bello è che piango quando vedo dei bimbi che per una volta possono togliersi le scarpe e possono correre sull'erba bagnata dalla rugiada e possono bagnarsi i piedi al fiume e possono giocare col fango e possono arrampicarsi sugli alberi, piango quando vedo delle persone che si abbracciano dopo tanto tempo che non lo facevano, piango quando vedo il sorriso sul volto di una persona che ha sofferto... Piango di gioia.

Una seconda riflessione che nasce da questa, è il pensiero al bimbo che esulta per un goal perché lo vede fare al genitore.
Urla perché lo vede fare al genitore, fa l'arrogante perché lo fa il genitore, ma probabilmente darebbe anche degli abbracci perché lo vedrebbe fare al genitore, aiuterebbe chi è in difficoltà perché lo vedrebbe fare al genitore...
Rendiamoci conto di quanto influisce il nostro modo di comportarsi sulle menti di chi ci sta vicino e, molto in particolare, dei bambini perché mano a mano che cresco mi rendo sempre più conto di quanto loro siano il nostro futuro; il nostro corredo di cultura da tramandare finisce in mano loro, ma se la nostra cultura è marcia anche la loro lo sarà.
Facciamo in modo che non lo sia.
Crediamo ancora in questo mondo e in queste persone. Non pensiamo a delle frasi del tipo "tanto sono tutti stronzi" perché si tratta solo di puro egoismo. Pensiamo piuttosto che c'è sempre qualcuno che chiede aiuto e che nessuno guarda in faccia, quindi aiutiamolo! (disse Superman...)

JAM