martedì 20 novembre 2007

"Latoscuro"

L'inverno porta freddo, porta l'ora solare, porta i livelli di melatonina sotto le suole delle scarpe e ancora più giù, ciò vuol dire che l'umore assieme alla melatonina se ne vanno a fare in quel posto e si sbatte quotidianamente la testa contro qualcosa di possibilemnte solido, solitamente su di un muro, da quanto si è depressi e si abbia la voglia di suicidarsi perchè? Perchè si litiga in continuazione, si è irascibili per niente, se per esempio uno ti dice "ciao" male lo sbrani. E io più che altro non riesco a sopportare la mia situazione attuale, voglio piangere ma faccio di tutto per non farlo, perchè "solo le bambine piangono", ma piango per la rabbia, perchè sono stufa di dipendere da qualcuno che poi se ci si pensa bene, nessuno è mai libero, c'è sempre qualcosa che incombe al di sopra di tutto.

Se sei un 17enne incombono su di te: famiglia, scuola, vari impegni esterni e se sei credente pure la religione; se sei un adulto incombono su di te il datore di lavoro, il lavoro, di nuovo la religione; se sei un anziano incombe su di te la vecchiaia, i ruoli famigliari che si invertono per cui diventi tu quello da guardare e i figli i genitori e sempre la religione. Su tutti e tre quello che incombe più di tutti è il tempo. Il tempo misura di tutto, notte e giorno, ritmi di vita: lavoro, scuola... tutto tutto tutto tutto.

Questa discussione mi è venuta in mente leggendo Lucrezio e il suo De Rerum Natura e soprattutto il suo essere seguace di 'Epicuro, dove tutto è composto da atomi che si aggregano e si disgregano a seconda delle situazioni, si muovono in moto rettilineo dal basso verso l'alto, ma non sempre perchè può esserci una minima inclinazione chiamata clinamen et ceteram et ceteram (brava, hai studiato!) qui Epicuro è riuscito a distogliere la gente dall'idea negativa della morte, della religione portando l'uomo a ragionare razionalmente ma in tutto questo, non hanno mai pensato al fatto di dipendere da qualcuno/qualcosa, pur sempre essendo esterni al mondo, isolati come volevano essere gli epicurei, non hanno pensato che anche loro dipendevano dalla filosofia e dalle loro teorie? Non si potevano dire perfettamente liberi. Perciò concludo con il dire che:

NON ESISTE LA LIBERTA'

domenica 18 novembre 2007

Ma è utopia??

Ma esistono la PACE, l'umiltà, la collaborazione a questo mondo??

O esistono soltanto l'orgoglio, l'egoismo, il pregiudizio?

E' utopia?? E' chiedere troppo??


Vai da una parte e vedi litigi e fraintendimenti, vai dall'altra e vedi litigi e dispute accese e amare tra persone adulte e mature, dall'altra ancora vedi l'ottusità di persone altrettanto adulte che chiedono dei pareri per poi agire di loro iniziativa.

Ma dove sono finiti l'amore e la fratellanza, tanto predicati da Gesù a cui tutti diciamo di fare riferimento? Ma allora si è ipocriti!

QUESTO E' UN MONDO IPOCRITA!

Fatto di favole e furfanterie,

di costrizioni e corbellerie,

di catene e false cortesie.

Un mondo fatto per tradire e non per amare,

un mondo fatto per parlare e non per agire,

un mondo dove mille volte si ripete lo stesso errore

e dove mille volte si ritrova la stessa situazione.

Dove la gente sogna e non ha idea

che il suo mondo sia solo un'utopia!

Veronica

venerdì 16 novembre 2007

Collaborazione

L'altro giorno ero in preda ad una depressione terribile e volevo scrivere le mie sensazioni in questo luogo ormai destinato a tale scopo, ma purtroppo la connessione me l'ha impedito e soprattutto me l'ha impedito il cambiamento d'umore.

Stranamente ieri sera, anche se stanca morta, triste per un fatto accaduto tra due miei compagni a cui tengo veramente tanto (non pensate nulla di male, solo son diventata triste a vederli in una certa situazione), sono andata, come solo fare il giovedì sera, a riunione con gli scout ed è accaduto qualcosa di strano.

Era tanto tempo che non sentivo più la presenza della compagnia, dello stare uniti tutti insieme, il condividere tutto... Lo stare vicini per tenersi caldo è un istinto di tutti gli animali e noi come degli animali ci siamo ammassati sul divano che c'è in sede (come abbia fatto a non sfondarsi conciato com'è, non lo so!) per formare tutti insieme calore, ma nell società in cui la gente vive adesso è diventato impensabile compiere una tale azione soprattutto se non si conosce le persone con cui si ha a che fare oppure anche se si conoscono, esse sono eccessivamente schizzinose per cui stare in mezzo ad una miriade di corpi è qualcosa di assolutamente fuori dagli schemi. Ora non voglio dire che noi scout siamo migliori di tutti ma soltanto che lo scoutismo unisce le persone, le rende più umane e modeste! Mi viene in mente (rimanendo sempre in argomento "riscaldamento") una volta quando io ero nei lupetti, era il mio primo campo ed eravamo andati sulle alpi francesi a fare la solita uscita che si fa ad ogni campo, un freddo cane benchè fosse estate (però teniamo conto che forse eravamo ai 1400 m di altezza e non c'era bel tempo), dopo aver mangiato ci siamo ammassati in 30 tutti insieme con le mantelline di supporto a tenerci caldo! Tutti insieme, nessuno escluso perchè gli faceva schifo dormire sull'erba senza la consueta copertina da picnic o perchè ci sono gli animaletti per terra! Anche perchè uno scout che non ama la natura è bene che cominci a conviverci perchè senza di essa non c'è neppure lo spirito di avventura, non c'è il rispetto per l'ambiente etc. perciò, si torna alla natura e al nostro spirito benevolo animale il quale comprende anche collaborazione, aiuto reciproco e unità.

Tutto questo mi ha risollevato di morale in una maniera incredibile e poi c'entra anche qualcosa che non voglio raccontare perchè forse è ancora troppo presto parlarne ed è meglio tacere e aspettare lo svolgimento dei fatti.